Attaccati al filo
Edizioni Ulivo, 2010
Arianna è una giovane americana tornata in Ticino, nella terra del suo nonno emigrante. Le circostanze la portano a seguire il filo della storia che l’ha preceduta, sulle tracce di Filomena, una ragazzina che ha lavorato alla filanda di Gandria.
Assorta in questa ricerca, Arianna scopre il fascino, la semplicità, la fatica del Ticino d’inizio Novecento, e non si sente estranea ai sogni della povera filandina. Infila le perle raccolte in quel tempo lontano, che un po’ le appartiene, e completa una collana il cui splendore la rende una persona migliore, più attaccata ai valori importanti della vita, all’amore, alla famiglia che andrà a formare.
Scrivendo dapprima a mano (ma non a lume di candela…) e poi battendo sulla tastiera del computer, Roberto Genazzini ha dato al linguaggio due sfumature per ricreare pregi e difetti di due epoche così distanti. Gli usi e i costumi, le credenze e le devozioni, i mali e le cure: le vicissitudini di cent’anni fa sono allora un romanzo dentro il romanzo.
Per un futuro migliore bisogna restare attaccati al filo del passato.
Edizioni Ulivo
Data di uscita: 2010
La riva segnava il confine tra realtà e fantasia. Le onde dei sogni ne attenuavano gli argini, mitigando le fatiche e alleviando gli affanni della vita. Un lago sa farsi più profondo del mare, per ascoltare chi gli vuol bene.